Sei in: home | ospitalità | monumenti | percorso no 3: "Passeggiate nei misteri e nel sottosuolo della antica Neapolis"

Monumenti da visitare nel centro di Napoli

Percorso no 3: "Passeggiate nei misteri e nel sottosuolo della antica Neapolis"

Piazza Bellini, mura greche > La Pietrasanta > Palazzo Spinelli di Laurino > Palazzo dell'Imperatore
> Acquedotto greco-romano > Teatro romano

Mura greche di Piazza Bellini

mura grecheL'antica Neapolis (e fino al secolo XVI) era circondata e protetta da mura possenti ed inespugnabili.

Oggi troviamo tracce dell'antica muratura in blocchi di tufo in alcune zone della Città: Piazza Bellini, Via Foria, Via Mezzocannone e Piazza Calenda

I resti murari di Piazza Bellini sono stati scoperti nel 1954. Il tratto di mura di Piazza Bellini correva lungo il ciglio di una collina ora spianata.   

Cappella del Pontano e Chiesa della Pietrasanta

Cappella PontanoPercorrendo il Decumano maggiore verso Piazza San Gaetano, si nota subito un campanile romanico in mattoni rossi dotato di un arco; è il campanile della vecchia chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta realizzato con i resti di un tempio greco-romano, probabilmente dedicato alla Dea Diana.

La chiesa è stata la prima, a Napoli, dedicata alla Vergine. Riedificata da Cosimo Fanzago in stile barocco, era detta "Pietrasanta" perché vi veniva custodita una pietra, recante l'immagine della Madonna e che, quando la si baciava, garantiva l'indulgenza.

Sono recenti nuove notizie sulla presenza in questo sito, dei Cavalieri Templari con tracce visibili anche sul campanile romanico di cui si è detto.

A fianco della Chiesa, sorge la Cappella del Pontano, rivestita in piperno scuro ed ornata di lapidi marmoree con motti in latino.

Palazzo Spinelli di Laurino

Palazzo SpinelliPalazzo Spinelli di Laurino è un palazzo monumentale eretto nel XV secolo.
In origine, si presume, appartenesse a Giovanni Pontano.

Nel XVIII secolo fu restaurato e decorato con allegorie "alchemiche" su commissione di Trojano Spinelli. Il cortile è in una inusuale forma ellittica e di notevole importanza risulta lo scalone sanfeliciano composto di due rampe.

Le statue in terracotta policroma, anch'esse allegoriche,  sul cornicione interno sono di provenienza delle real fabbriche porticesi.  

Palazzo dell'Imperatore di Costantinopoli

Palazzo Imperatore Costantinopoli

Il Palazzo Filippo di Valois o "dell'Imperatore di Costantinopoli" fu edificato in forma gotiche come abitazione di Filippo d'Angiò, duca di Taranto ed Imperatore di Costantinopoli.

Successivamente il palazzo fu modificato in forme barocche e dell'originaria struttura medievale resta una parte degli archi del porticato; il portone centrale è di età ducale.
È presente un affresco del trecento.

Le colonne dell'antico porticato sono ingabbiate a causa dei danni strutturali dell'età barocca

L'acquedotto greco-romano e i ritrovamenti d'epoca romana

acquedotto greco-romano

Dalla sua fondazione fino alla fine del XIX, Napoli attingeva acqua potabile attraverso pozzi presenti nelle piazze e nei palazzi.

L'acqua proveniva da un acquedotto realizzato nel V secolo a. C. dai primi abitanti di Neapolis che si procuravano la pietra di tufo da cave sotterranee che poi, collegate fra di loro da cunicoli, furono utilizzate come cisterne, formando così un complesso acquedotto sotterraneo.

L'antica Neapolis era famosa, oltre che per le possenti mura di cinta, anche per i numerosi edifici di culto e pubblici.

Il teatro scoperto conteneva fino a 5.000 spettatori ed era il luogo d'esibizione preferito da Nerone.

Il grande teatro venne "nascosto" e tagliato nel XVI secolo per l'ampliamento della chiesa basilicale di S. Paolo Maggiore e per l'apertura del Vico Cinquesanti, nonché per la "stratificazione" edilizia.

Oggi è possibile visitarne solo una minima parte, accedendovi da ingressi veramente  imprevedibili.