Monumenti da visitare nel centro di Napoli
Palazzo Mormando
lungo il percorso no 2: "Sulle tracce di Giambattista Vico e Giuseppe Sammartino"
Nel cuore di San Gregorio Armeno
Nel cuore di Via San Gregorio Armeno, al civico 28, quasi di fronte alla Chiesa di San Gregorio Armeno dove sono custodite le reliquie di Santa Patrizia (il sangue della Santa, custodito in un’ampolla e che si liquefa ogni martedì ed il 25 agosto), si erge questo palazzo rinascimentale, edificato nel 1507 per fare da residenza al suo stesso costruttore: l’organista ed architetto calabrese Giovanni Francesco Donadio, detto il Mormando (o Mormanno), essendo nato a Mormanno nel cosentino, presumibilmente nel 1449 (morì a Napoli forse nel 1530).
Il Mormando poté costruire questo palazzo, grazie alla concessione di un fondaco e di alcune case finitime, da parte del Convento delle Suore di San Gregorio Armeno e quest’opera architettonica fu la prima di una lunga serie di edifici che egli realizzò a Napoli:
- il Palazzo di Matteo Acquaviva, duca di Atri;
- quello di Bartolomeo di Capua (oggi più noto come Palazzo Marigliano);
- il Palazzo dei Duchi D’Andria a largo San Marcellino;
- il Palazzo dei Duchi di Vietri (oggi Corigliano) in Piazza S. Domenico Maggiore;
- il Sacello di Santa Maria della Stella alle Paparelle.
Di altri edifici si hanno notizie ma mancano maggiori "indizi" per la loro certa individuazione.
Caratteristiche architettoniche
Il Palazzo presenta ancora tutte le caratteristiche architettoniche rinascimentali come l’arco catalano, ben visibile all’interno del cortile e lo scalone aperto sullo stesso cortile, tutto impostato su pilastri, nonché il loggiato che si ammira di fronte, entrando nel palazzo, nonché dagli elementi architettonici ed ornamentali "classicheggianti" improntati ad una perfetta proporzione di linee che del Rinascimento napoletano costituiscono gli aspetti più evidenti.
Alla morte del Mormando, il Palazzo passò alle suore del vicino convento che lo utilizzarono poi come abitazioni da affittare agli artigiani presepiali che, ancora oggi, caratterizzano la strada e, infatti, all’interno del Palazzo, oggi si possono visitare alcune botteghe di artigiani presepiali e, nel periodo natalizio, è possibile ammirare, in un locale del cortile sottoposto al livello stradale, un pregevole presepe "sotterraneo" rigorosamente realizzato con le tecniche scenografiche e le figure (i pastori) in perfetto stile settecentesco.